Viaggi
Svizzera
WEEKEND IN ENGADINA
ALLA SCOPERTA DELLA PITTURA “ALPINA” DI SEGANTINI E DELLE BELLEZZE DELLA VALTELLINA
2 giorni/1 notte
Giovanni Segantini è considerato un grande innovatore della pittura alpina e un importante rappresentante del simbolismo di fine secolo. Le stazioni della sua vita, poste a quote sempre più alte – Arco di Trento, Brianza (tra Milano e Como), Savognin nei Grigioni, Maloja in Engadina e infine lo Schafberg sopra Pontresina – sono state spesso viste parallelamente alla carriera dell’artista: “sempre più in alto – sempre più famoso”. È tra le montagne della Svizzera italiana che Segantini trova quello che lui definì “il suo Paradiso”: è qui che trova la sua pace e di conseguenza anche l’ispirazione per i suoi dipinti. Il pittore morì giovanissimo, a 41 anni, per un attacco di peritonite. Era il 28 settembre del 1899. Sul punto di morte chiese alla compagna Bice che il suo letto sul Monte Schafberg fosse spostato di fronte alla finestra. Segantini instaurò con la montagna un autentico rapporto di amore, che oggi rivive nei suoi quadri.
Itinerario di viaggio
2 Tappe

MILANO – MALOJA – ST. MORITZ – TEGLIO
Giorno 1
Ritrovo dei partecipanti, sistemazione in pullman e partenza per Chiavenna. Attraversato il confine svizzero, arrivo a Maloja. Maloja è l’unico posto in tutto il mondo dove i visitatori trovano così tante impronte di Segantini. I visitatori possono vedere l’esterno della casa di Segantini con l’atelier. La Casa Segantini è ancora di proprietà della famiglia. Nel cosiddetto Atelier l’artista in realtà non vi dipinse mai. Fu piuttosto il suo studio, nel quale custodiva una preziosa biblioteca. Segantini aveva fatto costruire l’atelier su misura, in base al modello del “Panorama” che l’artista progettava di realizzare per l’esposizione mondiale del 1900 a Parigi. Un progetto che tuttavia non fu mai portato a termine per motivi finanziari. Nell’atelier vi dipinse più tardi Gottardo, il figlio maggiore di Giovanni Segantini, che diventò anch’egli artista e visse a Maloja fino al 1976. I suoi dipinti rappresentano paesaggi di Maloja e dintorni, scorci vivaci e intrisi di luce. Nel piccolo cimitero è custodita la tomba del grande artista. Proseguimento per St. Moritz e visita del Museo Segantini. Il Museo ha lo scopo di offrire una sede permanente alle opere del maestro. L’imponente trittico “La Vita – La Natura – La Morte” è da sempre la principale attrazione del museo. Oggi essa comprende 35 dipinti, cui si aggiunge una raccolta di 25 disegni che per qualità e quantità non ha paragone in nessun’altra collezione di opere segantiniane. Pranzo libero durante le visite. Nel pomeriggio partenza per Tirano e poi Teglio, percorrendo il famoso passo Bernina. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

TEGLIO – TIRANO – GROSIO – MILANO
Giorno 2
Prima colazione in hotel. Il mattino visita di Tirano, crocevia di cultura tra Italia e Svizzera, uno dei tesori della Valtellina: una città d’arte ricca di palazzi storici e di chiese, racchiusa nella cinta muraria voluta da Ludovico il Moro, patrimonio mondiale dell’Unesco quale stazione di partenza dello spettacolare trenino rosso del Bernina. C’è un respiro di nobiltà e cultura, passeggiando nel centro storico di Tirano, tra piccole vie, piazzette e fontane che impreziosiscono uno dei nuclei storici più ricchi delle Alpi. Spicca fra tutti per preziosità il seicentesco Palazzo Salis e la Basilica, il più bell’esempio del Rinascimento in Valtellina, Incastonata in un paesaggio naturale di terrazzamenti dai vigneti “eroici” e di meleti, Tirano offre i suoi prodotti sulla tavola dei tanti ristoranti: dallo Sforzato Docg, perla dei vini Valtellina, alle mele dal profumo più intenso e delicato, alle specialità gastronomiche che uniscono tradizione e innovazione. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento a Grosio per la visita al castello del Gaudì valtellinese (essendo una proprietà privata, nel caso non fosse visitabile, la visita verrà sostituita dal Parco delle Incisioni Rupestri). Nel pomeriggio, partenza per il rientro a Milano.