Viaggi
Toscana
VIAGGIO IN TOSCANA: CASENTINO TRA INCANTEVOLI PAESAGGI IMMERSI NELLA NATURA, SPIRITUALITA’, ARTE E STORIA
3 Giorni/2 Notti
In pullman GT
Itinerario di viaggio
3 Tappe

LOC. DI PARTENZA – EREMO DI CAMALDOLI – POPPI
Giorno 1
Nelle prime ore del mattino ritrovo dei Signori Partecipanti in sede, sistemazione sul pullman GT e partenza verso il Casentino, una vallata di grande interesse naturalistico (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), storico-artistico-religioso (Eremo e Monastero di Camaldoli) ed enogastronomico. Arrivo all’Eremo di Camaldoli, fondato da San Romualdo nei primi anni dell'XI secolo e casa madre della Congregazione benedettina dei camaldolesi. Tra faggi e abeti si inerpica una strada che conduce all'eremo in cui i monaci privilegiano il raccoglimento personale alla vita comunitaria. Visita dell’eremo con le sue 20 celle, la Chiesa con l’aula capitolare. A seguire si scenderà al Monastero, situato 300 mt. più in basso. Costruito a completamento dell’Eremo, il monastero si ingrandì nei secoli. Tra gli ambienti di maggior interesse artistico va segnalato il refettorio con tavoli e stalli in noce, una tela di Pomarancio, affreschi di Lorenzo Lippi e il soffitto in legno a cassettoni. Pranzo. Nel pomeriggio visita del Monastero con i chiostri, la cappella e l’antica farmacia. Al termine trasferimento a Poppi, uno dei borghi più belli d’Italia, posto al centro del Casentino. Arrivo e sistemazione nelle camere. Cena e pernottamento in hotel.
POPPI – AREZZO – SANSEPOLCRO – POPPI
Giorno 2
Prima colazione in hotel. Al mattino partenza per Arezzo, arrivo e visita guidata della città: la Basilica di S. Francesco con gli affreschi restaurati di Piero della Francesca, Pieve di S. Maria, splendido esempio di pieve romanica che conserva all'interno il celebre polittico di Pietro Lorenzetti del 1320, Piazza Grande con le Logge Vasari, Palazzo della Fraternita dei Laici con la facciata di Bernardo Rossellino e le più belle case torri medievali, la Cattedrale, notevole esempio di chiesa gotica con le meravigliose vetrate istoriate del Marcillat, l'affresco restaurato della Maddalena di Piero della Francesca, la chiesa di S. Domenico con il Crocifisso di Cimabue. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si raggiunge Sansepolcro, città natale di Piero della Francesca, si trova vicino al confine con l’Umbria e conserva l’aspetto di un borgo medioevale, con bellissimi edifici anche rinascimentali e barocchi, in un centro storico cinto da mura risalenti al sec. XIII e potenziate dai Medici nel sec XVI. Fu anche luogo d’origine di altri artisti di rilievo, come Matteo di Giovanni, Raffaellino del Colle, Santi di Tito, ed è possibile ammirare le loro opere negli edifici religiosi della città ed all’interno del Museo Civico, che ospita anche la “Resurrezione”, il Polittico della Misericordia e il “San Giuliano” di Piero. Al termine della visita guidata rientro in hotel, cena e pernottamento.
POPPI – PIEVE DI GROPINA – CASTELLO DI VICCHIOMAGGIO – LOC. DI PARTENZA
Giorno 3
Prima colazione in hotel. Al mattino partenza per la visita della Pieve di Gropina, che spicca per la sua importanza artistica e storica. Edificio dichiarato vero e proprio Monumento Nazionale, uno dei più alti esempi dell’architettura romanica in Toscana. Già ricordata nel 774, nel sottochiesa si trovano i resti di una prima chiesa (V-VI secolo) e di una seconda a due navate (VIII-IX secolo). La chiesa, che ha un impianto basilicale con abside semicircolare, esternamente presenta decorazioni solo nell'abside, dove compare un motivo di arcate cieche spartite da lesene. La decorazione interna è particolarmente ricca: di grande interesse un ambone del XII secolo (e non di epoca longobarda, come in genere si afferma) di gusto arcaicizzante scolpito con figure zoomorfe e motivi geometrizzanti. Il programma iconografico dei capitelli è una vera "enciclopedia sacra" con evidente intento didascalico: vi sono raffigurate infatti scene tratte dall'Antico e Nuovo Testamento. Al termine si prosegue per il Chianti, arrivo al Castello di Vicchiomaggio, adagiato sulla cima di una collina dominante la Valle di Greve in Chianti. In origine il castello si chiamava Vicchio dei Lambardi, perché apparteneva a questa famiglia nell'epoca longobarda ed esso è ricordato fino dal 957, nei documenti della badia di Passignano del X e XI secolo. Il castello apparteneva a Littifredo Nobile, figlio di Adolardo, nel 957. Oggi restano i ruderi delle sue mura e delle torri. Nel Cinquecento il castello, divenuto villa con giardino, prese il nome di Vicchio Maggio durante il governo dei Medici, in relazione alle maggiolate del Calendimaggio che vi si svolgevano alla presenza di molti fiorentini venuti qui per l'occasione. Vicino ad esso c'è la chiesa di Santa Maria a Vicchiomaggio, ristrutturata, che mostra una leggera dicromia nella finestra dell'abside e il cui interno è ad una navata. Oggi appartiene a John e Paola Matta, che l’hanno trasformato in agriturismo e in rinomata casa vinicola. Il vino è sempre stato prodotto al castello e i suoi proprietari sono dediti a mantenere intatta questa tradizione, iniziata secoli addietro. Visita guidata della tenuta con passeggiata nei vigneti. Pranzo tipico nel ristorante del Castello, che include una degustazione di vini. Al termine partenza per il viaggio di rientro con arrivo previsto in serata.