Germania

Viaggio in pullman GT

Berlino non sta soltanto a Berlino. Annuncia qualcosa di sé in molte città che la precedono nello spazio e anche nel tempo. E’ possibile intravederla a Colmar, fra i mostri e i ragni putridi dipinti da Matthias Gruenewald; a Berchtesgaden, salendo con l’ascensore costruito dentro la roccia verso il nido d’aquila del Fuehrer; oppure a Kostrzyn, sul confine polacco, dove un tempo i prussiani coltivavano i loro orti, e a pochi metri da lì, all’inizio della Germania, sulle alture di Seelow, che il generale sovietico Zukov utilizzò come piattaforma , nell’aprile del 1945, per l’ultimo balzo vittorioso verso la capitale del Terzo Reich.
Da “Berlin” di Eraldo Affinati

Una città summa di esperienze storiche e culturali che le vicende del novembre 1989 hanno contribuito a rendere vieppiù simbolo di un’epoca tormentata. Capitale del Reich dal 1871 con Guglielmo I, dopo la fine della monarchia nel 1920 diventa la Grande Berlino con venti quartieri e quattro milioni di abitanti. Nel 1945 la città viene divisa in quattro zone di occupazione (inglese, francese, americana e russa), ma nel giugno del 1948 i sovietici decidono di isolare Berlino, salvata solo dal ponte aereo alleato. Nascono le due Germanie: la Repubblica Federale Tedesca con capitale Bonn e la Repubblica Democratica Tedesca con capitale Berlino Est. Nel 1953 scoppiano le rivolte operaie e studentesche antisovietiche, represse con i carri armati. Il 13 agosto del 1961 inizia la costruzione del Muro che cadrà il 9 novembre 1989. Da quel momento Berlino torna a essere la capitale della Germania riunificata.
Una preziosità. Berlino Spandauer Vorstadt, un quartiere su misura
Spandauer Vorstadt è stato storicamente uno dei centri della comunità ebraica, un rione di gente povera, abitato soprattutto da operai delle fabbriche adiacenti e da piccoli artigiani. Oggi dopo la profonda ristrutturazione degli ultimi anni, il quartiere è diventato il ritrovo preferito dai giovani amanti della notte e dai gruppi di tendenza. Pub, locali di tendenza, teatri d'avanguardia, cinema di qualità ma anche gallerie d'arte, fanno si che il distretto sia diventato lo scenario della vita notturna della città. La grande concentrazione di edifici a Spandauer Vorstadt risulta evidente non solo nelle sue vie, ma anche negli intricati cortili interni che fungevano sia da abitazioni che da sede di lavoro. La più famosa realizzazione di questo genere è l’Hackesche Hofe, uno dei punti di ritrovo preferito dai turisti e dagli intellettuali. Otto cortili che hanno richiesto ingenti opere di restauro, nascosti in un labirinto di case che ricoprono una superficie totale dimq.10.000, il complesso più grande e tra i più belli di tutta Europa.
Una curiosità. Storia di un mito: la Trabant
Negli stabilimenti automobilistici di Zwickau, a ovest di Chemnitz, fino al 1991 si produceva la Trabant, l'inquinante utilitaria a due tempi che per 40 anni è stata la speranza e dannazione dei cittadini dell'Est. Per comperarne una bisognava mettersi in lista d'attesa e aspettare anche dieci anni prima di ottenerla. Il rumore, anzi il ronzio del motore delle Trabbi, come erano familiarmente chiamate, più che un'automobile ricordava quello di una macchina da cucire. Se si rompeva, lo sfortunato proprietario spesso doveva darsi da fare al mercato nero per recuperare i pezzi di ricambio. Quando sono arrivate sul mercato le luccicanti automobili occidentali, delle Trabbi naturalmente nessuno ha più voluto saper nulla e la fabbrica di Zwickau ha dovuto rinunciare alla produzione in attesa di essere ricostruita. Restavano però intere colonne di vetturette nuove di zecca da sistemare in qualche modo. Visto che di acquirenti non se ne trovavano, a fare fuori le ultime Trabant ci stanno pensando speciali batteri impiegati all'uopo, ben felici di divorarne le carrozzerie, fatte di banale plastica e cartone pressato.